Un film di Roberto Andò. Con Michel Bouquet, Jeanne Moreau, Laurent Terzieff, Paolo Briguglia, Giorgio Lupano, Massimo De Francovich, Veronica Lazar, Lucio Allocca, Ninni Bruschetta,Sabrina Colle, Vito Di Bella Biografico, durata 90 min. - Italia 2000
Guido, intellettuale aristocratico di sessant'anni vuole incontrare Marco, un amico che non vede da quarant'anni, per restituirgli qualcosa che gli appartiene. Marco si mostra esitante e nonostante l'impegno preso non si presenta all'incontro. La loro vicenda incrocia in flashback quella di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, e del manoscritto della sua opera più famosa, "Il gattopardo". Marco e Guido erano due frequentatori del salotto dell'aristocratico nella Palermo degli anni Cinquanta.
Sotto l’egida di Giuseppe Tornatore, Andò affronta la vicenda con una certa passione, culla l’attenzione dello spettatore con le portentose voci over di Omero Antonutti e Roberto Herlitzka, ma scivola spesso nel compiacimento formale. Soprattutto, si fatica a comprendere il senso di tutta l’operazione. Elio Vittorini si rifiutò di pubblicare “Il Gattopardo” che considerava un romanzo anacronistico. Ma l’inattualità nobilissima del Principe non va confusa con l’inutilità. Resta lo spazio vuoto dell'iirredimibile, lo spazio bianco di tutte le cose che avremmo potuto fare e che sono invece , emblema di tutte le occasioni mancate, imbalsamate allo stato di pensiero. Rimane nel finale una fotografia a fissare l'attimo, la umanissima Trinità di Marco, Guido e il Principe Tomasi: un figlio spirituale e un altro adottivo, in mezzo un padre che ha da tempo abdicato al suo ruolo.
Tres
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